ma continuo a essere quella che si arrabbia in coda alla posta, e che ogni tanto si perde nelle sue tempeste interiori.
Eppure, da qualche settimana, ho ricevuto la mia certificazione ufficiale.
No, non significa che vado a lavorare in slow motion o che mi siedo per terra alle riunioni.
Significa, piuttosto, che ho deciso di imparare a stare meglio dentro le mie giornate. E che oggi sono pronta a condividere ciò che ho scoperto anche nel mondo del lavoro, dove questa pratica ha molto più senso di quanto si creda.
Ho iniziato per bisogno, non per moda.
Avevo bisogno di fare pace con la paura di sbagliare, con l’ansia da prestazione, con quell’idea silenziosa ma costante che tutto debba sempre portare un risultato.
Avevo bisogno di sentire, non solo di capire. Di lasciar andare, non solo di controllare.
In quel momento è arrivata la mindfulness. Con la sua semplicità (che non è banalità) e con una domanda disarmante: “Cosa succede se, per un momento, resti presente a ciò che accade — dentro e fuori di te — senza giudicare?”
Spoiler: accade moltissimo. E non serve una stanza piena di cuscini per scoprirlo.
La mindfulness non è una tecnica di rilassamento.
Non serve a ignorare i problemi.
Serve, al contrario, ad affrontarli con più lucidità.
Nel lavoro, si traduce in presenza mentale, consapevolezza emotiva, gestione dello stress, ascolto, focus.
Ti faccio qualche esempio:
Una riunione fatta con consapevolezza cambia l’energia del gruppo.
Un feedback dato senza fretta cambia la relazione.
Un momento di tensione attraversato con un respiro cambia l’esito.
Un “no” detto con rispetto cambia la leadership.
In altre parole: cambia le persone. E quando cambiano le persone, cambia anche la performance.
Perché non è teorica.
Perché si applica a ogni ruolo.
Perché migliora il clima, l’efficacia, la cultura.
E perché — e qui vengo al punto — aiuta le persone a sentirsi più stabili, più presenti, più umane.
E non è forse di questo che abbiamo più bisogno, oggi?
Se vuoi portare la mindfulness nel tuo team o nella tua azienda, possiamo cominciare da qualcosa di semplice.
Tre minuti di silenzio. O una chiacchierata vera.
(Spoiler: funzionano entrambi.)
E se sei una persona che vuole semplicemente iniziare a prendersi cura di sé in modo diverso, possiamo lavorare anche individualmente.
Scrivimi: sarò felice di raccontarti come possiamo iniziare insieme.
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