Il talento non ha età

Il talento non ha età !

Come vivono le aziende, grandi e piccole, il crescente numero di dipendenti over 55?
Come un peso o come una risorsa, capace di contribuire alla crescita dell’organizzazione in cui opera?

Oggi vi parlo di ‘The intern’, un film che tocca il tema dell’Age Management, sempre più attuale nel mondo del lavoro.
Il film racconta la storia di Ben Whittaker (interpretato da Robert De Niro), un pensionato di 70 anni che decide di tornare a lavorare come stagista in un’azienda di moda online.
Mi ha colpito questa scena del film.

Un collega di Ben ha commesso un errore che ha causato un problema con un cliente importante. Sono tutti preoccupati a causa di questo errore e non sanno come risolvere la situazione.
Ben interviene nella discussione e dice ‘Non sbagli mai a fare la cosa giusta’, anche se può essere difficile o impopolare e dicendolo mostra tutta la saggezza che deriva dalla sua esperienza di anni di lavoro.

Stiamo andando verso la gestione una forza lavoro sempre più anziana, che necessita di cambiamento culturale: spostare l’accento sulla capacità individuale di produrre valore, indipendentemente dall’età anagrafica.

Cosa può fare un’azienda per gestire l’Age Management?

Una ricerca del 2019 compiuta da Valore D (associazione di imprese che promuove l’equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese), individua questi fattori:

• incentivare relazioni intergenerazionali;
• promuovere autonomia nel lavoro;
• contrastare gli stereotipi;
• sostenere i momenti di transizione: gli over50 affrontano cambiamenti di vita importanti che vanno resi visibili ed accolti nelle organizzazioni;
• potenziare l’identità organizzativa: poter andare fieri del posto in cui ci si trova e condividerne la mission sono aspetti fondamentali per gli over50.

Voi cosa ne pensate?
Fatemelo sapere scrivendomi nella pagina Contatti

P.S. (La foto che vedete è quella di Grandma Moses, pittrice statunitense divenuta famosa a 76 anni)