Lasciare andare per far crescere: una lezione per leader e genitori

Lasciare andare per far crescere: una lezione per leader e genitori

Recentemente, mia figlia Elisabetta è partita per Nantes, in Francia, dove trascorrerà cinque mesi grazie al programma Erasmus. Questo evento, che per molte persone può essere carico di emozioni contrastanti, mi ha portato a riflettere su un concetto molto importante, che si applica sia alla vita familiare che a quella professionale: la necessità di lasciare andare per far crescere.

Come genitori, ma anche come manager, imprenditrici, imprenditori e responsabili, ci troviamo spesso davanti a momenti in cui dobbiamo fare un passo indietro. Se vogliamo veramente supportare la crescita di chi ci sta accanto, dobbiamo essere pronti a dare loro l’autonomia necessaria per esplorare, sbagliare e imparare. Questo processo di “lasciare andare” non è sinonimo di abbandono o di mancanza di supporto. Al contrario, è un atto di fiducia. È il riconoscimento delle capacità altrui e del loro potenziale di riuscire a cavarsela da soli.

L’esperienza che Elisabetta sta per vivere in Francia è una metafora perfetta per la leadership. Viaggiare, studiare, immergersi in una cultura nuova e affrontare sfide lontane da casa sono tutte occasioni per mettersi alla prova, per crescere e per scoprire di cosa si è realmente capaci. Allo stesso modo, nelle aziende, i leader efficaci sanno che la crescita delle persone avviene quando si dà loro la libertà di prendere decisioni, di correre rischi calcolati e di trovare soluzioni. Non si tratta solo di delegare compiti, ma di creare uno spazio sicuro in cui ogni persona possa crescere e svilupparsi.

Dare autonomia non significa spezzare il legame o abbandonare il proprio ruolo. È un po’ come l’immagine di un aquilone che vola alto nel cielo, mantenuto saldo dal filo che lo tiene connesso a terra. L’aquilone può volare solo grazie alla spinta del vento, ma il filo che lo trattiene rappresenta il supporto continuo e la guida che possiamo offrire, anche da lontano.

Come leader, lasciamo che le nostre persone abbiano la possibilità di “volare”. Incoraggiamo la loro crescita dando loro fiducia e offrendo opportunità per mettersi in gioco. Non dobbiamo avere paura di lasciarli andare, perché è proprio in quel momento che dimostreranno di cosa sono capaci.

In fondo, la crescita, sia personale che professionale, richiede sempre una dose di coraggio, tanto per chi parte quanto per chi rimane. E, alla fine, ciò che rimane è un legame ancora più forte, basato sulla fiducia e sulla consapevolezza delle reciproche capacità.

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