Quando lavoravo ancora in azienda, mi capitava spesso di sentirmi “fuori posto”. Proponendo idee nuove e un po’ diverse dal solito, avevo la sensazione che le persone mi ascoltassero con una sorta di accondiscendenza, come se le mie proposte fossero considerate… un po’ troppo fuori dagli schemi. Non era facile far valere la mia visione, e quella sensazione di essere ascoltata ma non davvero capita a volte era frustrante.
Poi, un giorno, un ex collega mi disse: “Tu questa cosa la puoi dire perché sei un battitore libero!” Mi colpì molto. All’inizio non ero sicura se fosse un complimento, ma con il tempo ho iniziato a vederlo come tale. Quella frase, che sembrava quasi una descrizione spontanea, mi ha fatto riflettere su un punto importante: ciò che consideravo un limite poteva essere un’opportunità. E così, quel “battitore libero” è diventato per me un nuovo modo di interpretare la mia presenza in azienda, e non solo.
Libertà personale e diversità: un binomio inscindibile
Quell’episodio mi ha portata a rivedere profondamente la mia visione della libertà e della diversità. Ho capito che la libertà personale è la condizione necessaria per abbracciare e valorizzare la diversità. È la libertà di essere sé stessi, di esprimere ciò che si pensa, di avere il coraggio di proporre idee nuove senza paura di essere giudicati.
Senza libertà, la diversità rischia di rimanere un concetto astratto. Parliamo spesso di diversità come di un valore, ma quante volte, nella pratica, ci sentiamo davvero liberi di esprimere quella diversità? In molti contesti aziendali, la diversità viene promossa a parole, ma non sempre trova spazio reale. Ci si aspetta che le persone portino il loro contributo “diverso”, ma solo entro i confini di ciò che è considerato accettabile. In questo modo, si perde il vero potenziale che la diversità può offrire.
Diversità come motore di innovazione
Senza diversità saremmo immobili. Lo vediamo bene nel mondo del lavoro, dove le aziende più dinamiche e innovative sono quelle che hanno il coraggio di lasciare spazio a voci diverse. Senza punti di vista differenti, rischiamo di rimanere bloccati in abitudini e processi che, seppur consolidati, non ci permettono di adattarci a un mondo in continuo cambiamento.
La diversità è un motore di innovazione: porta nuove idee, nuovi approcci, e la possibilità di vedere problemi e soluzioni sotto una luce diversa. Ma perché questo accada, è necessario che le persone si sentano libere di esprimere le proprie opinioni, anche quando vanno controcorrente. È proprio in questo scarto tra ciò che è noto e ciò che è nuovo che si nasconde il potenziale di trasformazione.
Un cambiamento culturale per abbracciare la diversità
Affinché la diversità diventi davvero una risorsa, è necessario un cambiamento culturale profondo. Le aziende devono imparare a valorizzare le differenze non solo come un elemento di marketing, ma come un’opportunità concreta per crescere e migliorare. Questo significa creare ambienti in cui la libertà di pensiero e di espressione diventa un valore condiviso, e non una concessione eccezionale.
Creare un ambiente del genere richiede tempo, ma i benefici sono enormi: team più motivati, un maggiore senso di appartenenza e una capacità di innovazione che permette di affrontare le sfide del mercato con uno spirito diverso. Ma non è solo una questione di produttività: è una questione di umanità. In un mondo in cui le barriere culturali, sociali ed economiche sono ancora troppo spesso un ostacolo, promuovere la diversità e la libertà significa contribuire a costruire un luogo migliore per tutti e tutte.
La mia esperienza e una domanda per voi
La mia esperienza come “battitore libero” mi ha insegnato che la libertà e la diversità non sono solo concetti da promuovere, ma pratiche da vivere ogni giorno, soprattutto nel contesto lavorativo. È stata questa consapevolezza a spingermi verso la mia attività attuale, come coach e formatrice. Oggi aiuto le persone a riscoprire il loro valore unico e le aziende a creare ambienti in cui questo valore possa esprimersi pienamente.
E voi? Vi siete mai sentiti diversi o diverse in azienda? Se sì, in quali situazioni? Come percepite quella diversità: come un limite che vi frena o come un’opportunità per crescere e far crescere chi vi circonda?
Se vi va, condividete le vostre esperienze nei commenti. Sono certa che il dialogo su questi temi sia essenziale per costruire un futuro migliore, in cui la diversità e la libertà camminano insieme, arricchendo le nostre vite personali e professionali.
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