DE&I: un valore da cancellare o da valorizzare?

Negli Stati Uniti si torna indietro sulle politiche DE&I. Ma è davvero la strada giusta?

Negli ultimi mesi, molte aziende negli Stati Uniti stanno tagliando le policy di Diversity, Equity & Inclusion (DE&I). Anche il governo sta rivedendo le sue politiche, sostenendo che la diversità non debba più essere un criterio prioritario. Ma davvero la DE&I è un concetto superato?

Io credo esattamente il contrario. La diversità è un motore di crescita, innovazione e benessere organizzativo. Quando viene valorizzata, un’azienda diventa più forte, più competitiva e più capace di attrarre talenti.

La sfida della DE&I in azienda

Ogni organizzazione si trova a gestire una realtà sempre più eterogenea: persone con background culturali, età, generi, abilità e prospettive differenti. Questa diversità può essere un’enorme ricchezza, ma senza strumenti adeguati può anche diventare una fonte di conflitti e incomprensioni.

👥 Quali sono le principali sfide?

• Bias inconsapevoli: pregiudizi automatici che influenzano le decisioni di selezione, promozione e leadership.
• Difficoltà di comunicazione: persone di generazioni o contesti diversi usano linguaggi e strumenti differenti.
• Equità di trattamento: non tutti partono dalle stesse condizioni, e trattare tutti allo stesso modo non significa necessariamente essere equi.

📈 E quali sono i vantaggi di un’azienda inclusiva?

✔️ Maggiore innovazione: team eterogenei producono idee più creative e soluzioni più efficaci.

✔️ Maggiore engagement: le persone che si sentono valorizzate danno il meglio di sé.

✔️ Employer branding più forte: un ambiente inclusivo attira e trattiene i migliori talenti.

Dalla teoria alla pratica: l’esperienza del canto corale

Nel mio corso DE&I, non mi limito a parlare di teoria. Per rendere il concetto di inclusione tangibile, propongo un’esperienza musicale unica: il canto corale.

🎤 Come funziona?

1️⃣ Insegno ai partecipanti una canzone semplice e li divido in gruppi in base al loro tipo di voce.

2️⃣ Cantano insieme, ognuno con la propria tonalità e armonia.

3️⃣ Alla fine, riflettiamo su cosa è successo: le differenze tra le voci non hanno creato confusione, ma una melodia più ricca e armoniosa.

💡 Il canto corale dimostra che l’inclusione non è uniformità, ma valorizzazione delle differenze. Ogni voce, proprio come ogni persona in un’azienda, ha un ruolo unico e fondamentale.

Due canzoni per riflettere sulla diversità

Per accompagnare questa esperienza, scelgo due brani con messaggi potenti:

🔹 “Where Is the Love?” – Black Eyed Peas: una canzone che parla di empatia, discriminazione e della necessità di costruire un mondo più giusto. Perfetta per riflettere su quanto ancora ci sia da fare per unire le persone.

🔹 “Depende” – Jarabe de Palo (versione italiana): un brano che ci ricorda che la realtà dipende dal punto di vista con cui la guardiamo. Un invito a uscire dalla propria zona di comfort e ad accogliere prospettive diverse.

La bellezza della diversità: un video che fa riflettere

Il video che condivido qui sotto è stato pensato per le scuole, ma il suo messaggio è universale: le differenze ci arricchiscono, non ci separano.

Guardandolo, prova a chiederti: nel tuo ambiente di lavoro, la diversità è valorizzata o subita?

Conclusione: la DE&I è un valore strategico, non una moda passeggera

Le aziende che vogliono restare competitive non possono permettersi di ignorare l’inclusione. Un team che lavora in un ambiente realmente inclusivo è più coeso, innovativo e produttivo.

💡 L’inclusione non è teoria: è esperienza, ascolto e riconoscimento dell’altro. 🎼

📢 E tu? Se dovessi scegliere una canzone che rappresenta l’inclusione, quale sarebbe? Scrivilo nei commenti! 👇

📩 Vuoi portare questa esperienza nella tua azienda? Scrivimi in privato per scoprire come!